Dal 31 luglio al 5 agosto si sono ritrovati a Biella quasi 270 sarti provenienti da 33 paesi diversi. I team più numerosi sono stati quelli di Taiwan, Corea, Malesia, Germania e Italia. Vi racconto in breve il susseguirsi delle intense giornate, lasciando spazio a qualche bella immagine dei momenti più interessanti. Dal punto di vista professionale, è stato un onore ma anche un grande impegno organizzare questo evento per il mondo della sartoria, al quale dal 2010 dedico tutte le mie attività professionali, con articoli, libri, eventi…
Il 39mo congresso della World Federation of Master Tailors è partito subito con il piede giusto: una bellissima cena al Santuario di Oropa, a 1.100 metri di altezza, circondato dalle Alpi. Qui si sono ritrovati tutti i quasi 400 ospiti (sarti, accompagnatori, addetti ai lavori) con l’azienda tessile Reda che ha fatto gli onori di casa. Il giorno seguente, presso l’università di Biella, Città Studi, si è tenuta la cosiddetta cerimonia delle bandiere. La sera, tutti ospiti dell’azienda Drago, in un bellissimo golf club. Il giorno dopo, sempre nell’aula magna dell’università, si è discusso a lungo sul futuro della sartoria e della World Federation, con tutti i country leader che hanno espresso le loro visioni e previsioni del comparto. La cena di questa giornata si è svolta nell’azienda Vitale Barberis Canonico, tra musica dal vivo e prodotti tipici. Giovedì è stata la giornata più intensa. Innanzitutto, due convegni: Drago, Piacenza, Reda e Vitale Barberis Canonico hanno raccontato il loro modo di fare sostenibilità, nel pieno rispetto dell’ecosistema che li accoglie. A seguire, alcuni importanti studiosi della storia dell’abbigliamento e della sartoria, si sono confrontati sul rapporto tra artigianato, gusto e tecnologia. Tutti i convegni sono stati moderati da chi vi scrive. Nel pomeriggio, si sono svolti i concorsi della WFMT: creative fashion comparison, il golden needle and thread e il golden finger. Nel primo, una decina di sarti ha sfoggiato il proprio stile e quello della scuola nazionale in cui si è formato. Nel secondo, altrettanti giovani artigiani hanno mostrato cosa si può fare con tecnica e creatività, che talvolta è stata pura eccentricità. L’ultimo è dedicato alla miglior asolaia. Gli abiti di tutti i concorsi sono stati realizzati con tessuti forniti dalla Drapers, che cura la commercializzazione dei prodotti Vitale Barberis Canonico.
E siamo arrivati al giovedì sera. Nel centro storico di Biella, in piazza Cisterna, si è svolta la sfilata dell’Accademia Nazionale dei Sartori, con una cinquantina di abiti da uomo e da donna che hanno ottimamente rappresentato la qualità superiore del nostro artigianato. A seguire, cena al palazzo La Marmora, con stupenda vista sulla città, ospiti di Ideabiella, il consorzio di aziende del settore. Stesso posto per la sfilata del giorno successivo, evento finale di un congresso durato 5 giorni, quella della World Federation. Oltre 100 abiti! Non tutti di livello ma comunque interessanti per comprendere meglio le diversità culturali e stilistiche che ci sono oggi sul nostro pianeta. Ultima cena di Gala, questa volta in smoking, al Palazzo Gromo Losa, con vista sulle Alpi biellesi, ospiti di Piacenza e Cerruti.
In sintesi, uno sforzo enorme, qualitativo e quantitativo, che ha dato al nostro Made in Italy, quello vero, quello artigianale, l’occasione unica di mettersi in mostra davanti a una platea internazionale. Tantissime testate giornalistiche hanno parlato dell’evento, rimarcandone l’assoluta unicità, giacché mai prima erano stati messa in scena sullo stesso palcoscenico artigianato e industria, locale e globale, tecnologia e sostenibilità, produzione e creazione…
Una dinner jacket ‘burma’ della Sartoria Pasinato.
Le creazioni della Camiceria Siniscalchi.
Con questo evento si è conclusa un’avventura densa di incontri professionali e umani. Per la WFMT, in due anni, ho infatti ideato il nuovo logo, il sito, un magazine e tanto altro… Le cose belle finiscono, ma ce ne saranno altre più stimolanti e gratificanti.