a cura della Redazione di Stilemaschile
Il mondo della cravatta è un mondo che parla sempre più italiano. Magari con tessuti presi in prestito dalla lunga tradizione anglosassone, ma la mano d’opera e la tecnica (come anche in sartoria) sono sempre quelle del nostro paese. Napoli è in questo settore la patria della cravatta fatta a regola d’arte. Tra le tante aziende, una in particolare si segnala per intraprendenza: parliamo di Ulturale (www.ulturale.com), la cui storia è al contempo un mix di vecchio e nuovo.
Tutto nasce con la famiglia Ulturale: Mario opera nel settore dei tessuti dagli anni 50 trasmettendo al figlio Enzo la passione per l’artigianato e il mondo serico. Grazie a questo amore, negli anni 80, Enzo si specializza nel settore della cravatta fatta a mano. Nel 2004 la grande svolta, con il nuovo corso dell’azienda, grazie ai nuovi Soci e soprattutto a modelli inediti e innovatici. Seguirà da lì a poco l’ apertura del primo punto vendita su Napoli.
Attualmente l’ azienda, che fa capo all’imprenditore milanese Alessandro Rombelli, sta vivendo un periodo di stimolanti novità, prima tra tutte l’apertura dello show-room milanese in via Bigli, a pochi metri da via Montenapoleone. Anche il ritorno al Pitti di Firenze testimonia un nuovo slancio commerciale.
Per darvi solo una idea dei successi che questa azienda ha saputo riscuotere, citiamo il premio che la rivista Class le ha conferito (all’inizio del 2015) come azienda numero 1 nella Classifica delle Eccellenze italiane, nel settore cravatte.
Il presidente Alessandro Rombelli ci descrive così le cravatte Ulturale: “sono tutte tagliate e confezionate a mano con la cura e la meticolosa precisione proprie dell’antica, quanto attuale, scuola sartoriale napoletana. L’altissima qualità dei tessuti in seta jacquard, garza di seta, seta stampata e cachemire, selezionati tra le più antiche e prestigiose tessiture e stamperie italiane ed inglesi, insieme all’accurata manifattura rigorosamente realizzata nei quattro, talvolta cinque o anche sei passaggi a mano, ne fanno oggetti esclusivi, di altissimo prestigio e valore, prodotti in numero limitato anche su misura, con la scelta diretta delle stoffe, sia per il tradizionale modello tre pieghe che per le raffinate sette, dieci e dodici pieghe”.
Il cavallo di battaglia dell’azienda è senz’altro la fortunatissima (e brevettata…) Tiè, ideata di Giancarlo Auriemma, che a tutt’oggi ricopre il ruolo di responsabile commerciale: “Una cravatta sette pieghe al cui interno si cela un cornetto in corallo mediterraneo con montatura dorata, agganciato ad un anellino a cui può essere attaccato un qualsiasi monile, anche personalizzato con logo aziendale. Dall’inglese tie al napoletanissimo tiè, solo un accento, ma tanta fantasia in più!”
Accanto alla produzione propria, la Ulturale collabora con importanti aziende, italiane e straniere, ed enti istituzionali, come AUDI, Aeronautica Militare, Eni……
Aumentano le possibilità di “incontrare” e ammirare dal vivo la qualità di una cravatta Ulturale: accanto alla boutique napoletana in via C. Poerio 115, come detto è stato da poco inaugurato lo show-room di Milano in via Bigli 6.
In occasione dell’EXPO, è stato aperto a maggio un nuovo store nella Stazione Centrale di Milano. In futuro, come ci anticipa il dott. Rombelli, “si prevede un’espansione della rete retail con apertura di monomarca in alcune location chiave Italiane, lo sviluppo della rete wholesale all’estero con particolare attenzione al mercato USA e ai mercati asiatici, e al potenziamento del già fiorente business Corporate”.
Maggiori info sul sito ufficiale: ulturale.com