Un accessorio che l’uomo di stile non deve e non può trascurare. Ideale per i completi, le bretelle erano in passato declinate in ogni tipo di contesto, da quello rurale al cittadino più formale. Italo Borrello ce le narra con le consuete puntualità ed esperienza. (Il Direttore)
Ogni anno l’arrivo dell’autunno rinvigorisce, nell’uomo di stile, il piacere di dedicarsi alla cura del proprio guardaroba. Si effettua il tradizionale “cambio di stagione”, si rispolverano gli abiti più pesanti, se ne verifica lo stato, si programmano nuove e urgenti visite in sartoria, si svolge un attento inventario degli accessori, decidendo le opportune (o necessarie) integrazioni. Sciarpe, guanti, cappelli, maglie e altri complementi essenziali dell’abbigliamento classico ritornano – odorosi di canfora – tra le mani dell’uomo elegante. Dopo aver abbondantemente giocato con i lini e i cotoni della stagione estiva, dopo aver concesso ampio spazio a tenute informali, arricchite da accessori in pelle pregiata, quali mocassini in cuoio o cinture in morbido vitello o sontuoso coccodrillo, si rinnova il piacere di indossare l’abito a giacca, magari a tre pezzi, e, con esso, il gusto di portare le bretelle.
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