Pochi giorni fa si è celebrato il 250° anno dalla nascita del pittore giapponese Katsushika Hokusai. In pochi come lui hanno condizionato l’arte espressiva di questi due secoli. Dagli impressionisti alla grafica pubblicitaria. Poeta del ‘mondo fluttuante’, corrente artistica che si diffuse durante il periodo Edo (città che diverrà poi Tokyio).
Scrisse di sé stesso:“Dall’età di sei anni ho la mania di copiare la forma delle cose, e dai cinquant’anni pubblico spesso disegni, tra quel che ho raffigurato in questi settant’anni non c’è nulla degno di considerazione. A settantatré ho un po’ intuito l’essenza della struttura di animali ed uccelli, insetti e pesci, della vita di erbe e piante e perciò a ottantasei progredirò oltre; a novanta ne avrò approfondito ancor più il senso recondito e a cento anni avrò forse veramente raggiunto la dimensione del divino e del meraviglioso. Quando ne avrò centodieci, anche solo un punto o una linea saranno dotati di vita propria. Se posso esprimere un desiderio, prego quelli tra lor signori che godranno di lunga vita di controllare se quanto sostengo si rivelerà infondato. Dichiarato da Manji il vecchio pazzo per la pittura.”
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