Riceviamo e pubblichiamo un’altra mail da parte di un giovane lettore che ci ha inviato le foto dell’abito di Barbera presentato qualche post addietro. Lo ringraziamo perché ci permette di recuperare una nostra grave lacuna (l’aver pubblicato materiale fotografico non all’altezza dell’oggetto) fornendoci anche preziosi dettagli su un incontro molto speciale:
Egregio Sig. de Giglio.
…sono uno studente ventunenne di “Comunicazione,media e giornalismo” all’Università di Firenze. Mi interesso molto di un particolare ambito dell’universo maschile:quello del ben vestire. Il rimando diretto è al mondo della sartoria.
A tal proposito,senza scadere nell’ encomio, le confesso che tra Club, i cavallereschi taccuini e il prezioso tempo che mi concede il mio sarto accresco quotidianamente il mio modesto bagaglio di nozioni e conoscenze. Vengo però al sodo: dopo aver presenziato entusiasta all’incontro con il sig. Barbera organizzato da Monsieur, decido di recarmi da lui per scambiare due parole. Durante la breve chiacchierata scorgo quella meraviglia in fondo al suo stand:”Quello là, quello lo ha fatto nel sessantotto Mario Pozzi, un maestro in tutto, un maestro di vita” mi dice, permettendomi gentilmente di scattare le foto che le allego. L’abito è praticamente nuovo dopo quasi 50 anni; i minimi segni d’usura si limitano alle ginocchia e ai gomiti. Mi mostra orgoglioso anche il suo loden che insieme ad un feltro sfoderato marrone stava riposto nella parte nascosta dello stand. Il primo aveva punti “di sutura” in più parti: in particolare sui polsi e all’attaccatura delle tasche. Il secondo aveva un buco nel ponte tra le pizzicottature, proprio nel centro della cupola. Il pelo diradandosi di continuo con l’uso, aveva ormai da tempo abbandonato quell’ area.
Nonostante tutto, a mio modo di vedere, traspariva una dignità solenne da questi oggetti, ormai promossi al grado di cimeli,una dignità che un abito appena uscito dalla sartoria fumante di vapore non può avere in quanto ancora
fuori dal possesso “spirituale” del detentore materiale…
Le porgo i miei più cordiali
saluti e i migliori auguri per un felice e proficuo anno nuovo.
Con stima e ammirazione.
Renzo R.