E’ scomparso ieri a 71 anni Angelo Infanti, il Manuel Fantoni del film di Carlo Verdone.
Infanti è uno degli ultimi caratteristi del periodo d’oro del cinema italiano. D’oro non tanto per la qualità estetica ma produttiva. Trasversale a quasi tutti i generi da noi prodotti tra gli anni 60 e 80, non si è fatto mancare nulla, dai film in costume a quelly sexy esotici tipo Emmanuelle Nera. Ottima la sua parentesi internazionale, che gli ha permesso di lavorare con grandi registi (Coppola) e attori. Tra questi, citiamo Steve McQueen, di cui parla svelandone alcune fissazioni in questi due filmati, che compongono l’ultima sua intervista, rilasciata a Marco Giusti di Stracult.
Quello che Infanti descrive è un cinema picaresco, godereccio, improvvisato, geniale, cialtrone e divertito. Un cinema che sarebbe piaciuto a Fellini o a Leone, che amavano i freak e tutto quell’universo di varia umanità che girava nel cinema italiano qualche decade fa.
Un cinema che non c’è più, come Infanti, purtroppo.
http://www.youtube.com/watch?v=Ttir_ltS10Q
http://www.youtube.com/watch?v=_MbNwoBo9CY