Il 31 gennaio esce il primo album di un esordiente sessantacinquenne, David Lynch. Si chiama ‘Dark Knight of the Soul’ e contiene pezzi di musica elettronica, con la voce del regista mascherata da vocoder a altri strumenti digitali.
Partecipano al progetto numerosi artisti della nuova scena dance/elettronica mondiale.
In giro, su iTunes e altro, ci sono già due pezzi, ‘I know’ e ‘Good Day Today’.
Il secondo ve lo presentiamo grazie al video inserito su YouTube. Il nostro giudizio è complesso e articolato, ma per amor di sintesi diciamo e ci sbilanciamo con una domanda: ce n’era bisogno? Ovvero, una cosa simile può cambiare la percezione di Lynch nei suoi fan più accaniti?
Ci sembra che troppo spesso Lynch, che pare essere una persona molto simpatica, giochi col suo pubblico prendendolo letteralmente per i fondelli. Qualcuno diceva che l’opera darte è l’espressione residuale dell’artista. Genio e opera come corpo e secrezioni. Non va valutata la singola espressione ma tutto il discorso. Orson Welles era un genio a prescindere dai mille film incompiuti. Carmelo bene, per sua stessa ammissione, diceva di sé “Sono un genio, mancato, ma pur sempre un genio”.
Dove vogliamo arrivare? Ecco: Lynch svelando troppe forme di sé (pittura, animazione, film, musica, produttore di caffé…), finisce per allontanarsi sempre più dal genio puro, intoccabile… Soprattutto quando produce secrezioni simile, con un tappeto dance abbastanza ovvio ed un altrettanto già sentito uso del vocoder…
Il pezzo di Lynch ci ha ricordato un altro brano di musica elettronica, di Jean Michel Jarre, ‘Love, love, love’ (‘Metamorphoses’, 2000), soprattutto nell’inciso. In entrambi l’atmosfera è cupa, il testo è un apparente nonsense minimalista, la voce è alterata…
So tired of fire,
so tired of smoke,
send me an angel,
save me, I wanna have a good day today.
My cat has seven lives
My dog has seven wives
And I can see in your eyes
so many many lies
(il video non è originale)