Macallan ha festeggiato i 200 anni della sua storia con alcuni eventi degni di nota, uno a Roma e uno a Milano.
A Roma, abbiamo avuto l’onore e il piacere di essere presenti, presso il Nite Kong di Patrick Pistolesi, al racconto di due secoli di eccellenza e di una nuova interpretazione del futuro.
Andrea Brulatti, Macallan Brand Specialist, ci ha raccontato e mostrato i passi principali della distilleria, forse la distilleria di whisky per eccellenza. Mostrandoci altresì le novità sul mercato.
Abbiamo avuto modo di bere alcuni whiskly in purezza e alcuni declinati in cocktail preparati dallo staff del Nite Kong. Una occasione preziosa per gli amanti del l’eccellenza.
Qualche foto della serata.
Da sinistra, Patrick Pistolesi (Nite Kong), Angelo Canessa (Velier), Alfredo de Giglio, Andrea Brulatti (Macallan)
A Milano, invece, qualche giorno dopo (per la precisione il 4 dicembre presso La Pelota), Macallan ha mostrato il suo lato più futuristico, sempre rispettoso però del DNA della Casa, con la TIME : SPACE COLLECTION.
Lasciamo la parola alla stessa Macallan, che così ci racconta questa novità.
TIME : SPACE COLLECTION. Dove passato e futuro si incontrano
Cos’è TIME:SPACE?
Per celebrare i suoi 200 anni di vita, Macallan ha creato due nuovi whisky che rappresentano una vera e propria macchina del tempo, grazie all’incontro tra un’ingegneria all’avanguardia e a un’antica maestria artigianale. Il primo è TIME : SPACE, una ruota avveniristica con un doppio scompartimento che contiene nella camera esterna il Single Malt Whisky più vecchio mai rilasciato da Macallan, unione di due sole botti con vintage 1940 e 84 anni di maturazione; nel secondo alloggio troviamo invece un Single Malt che contiene i primi whisky prodotti dalla nuova distilleria nel 2018, uno sguardo sul futuro di Macallan, che è garantito proprio dalla qualità eccezionale dei nuovi distillati. I due whisky sono imbottigliati rispettivamente a 43.4% e 54.9%.
Su TIME : SPACE, Kirsteen Campbell, Master Whisky Maker di Macallan, ha commentato: “È stato un assoluto privilegio poter tornare indietro nel tempo e selezionare stock degli anni ’40 per onorare e celebrare il nostro 200° anniversario. Un’occasione eccezionalmente rara nella vita di un produttore di whisky e di cui farò tesoro”. Per l’annata 2018 invece “la selezione di una botte più giovane è stata un’esperienza elettrizzante, un’opportunità per mostrare una visione del futuro di Macallan. La prova che, grazie alla fusione di savoir-faire e scienza, abbiamo garantito la continuità del carattere del nostro whisky”.
Sono stati prodotti solo 200 esemplari di TIME : SPACE, uno per ogni anno di vita della distilleria, incastonati in una scultura lavorata a mano di quercia americana ed europea, progettata appositamente per accentuare il colore naturale al 100% del whisky. Nel suo complesso questa opera d’arte simboleggia l’impegno di Macallan a proteggere e coltivare questo mestiere per il futuro e al tempo stesso l’intima connessione circolare tra passato e futuro. 200 punte che riecheggiano l’arte degli origami adornano la scultura, mimando il modo in cui la natura custodisce ciò che è più prezioso e fragile. Allo stesso modo questo intricato gioco di spigoli serve a proteggere ciò che è più prezioso per Macallan, il suo incomparabile whisky.
Il secondo imbottigliamento celebrativo della serie è TIME : SPACE MASTERY, un Single Malt a 43.6% estremamente complesso e ideato selezionando 14 diversi tipi di botti, tra cui rovere europeo e americano ex Sherry ed ex Bourbon. Per Euan Kennedy, Lead Whisky Maker di Macallan, “ispirandoci ai maestri del passato, abbiamo esplorato tutte le sfumature organolettiche presenti nelle nostre cantine per catturare la complessità che botti diverse per origine, dimensione e contenuto possono donare al whisky. Il risultato è un Single Malt davvero speciale, il cui cuore è l’eleganza fornita dalla quercia europea”.
Terminiamo con qualche cenno della lunga storia di Macallan, tra passato e presente.
Il passato: una storia meravigliosa
Le origini di Macallan risalgono al 1543, quando le terre di Easter Elchies vengono donate alla famiglia Grant dal Vescovo di Moray. Qui John Grant costruisce la Easter Elchies House, vera e propria casa spirituale del brand ancora oggi rappresentata in etichetta. Nel 1820 l’agricoltore e insegnante Alexander Reid si stabilisce presso la tenuta, prendendola in affitto tre anni prima dell’Excise Act, punto di svolta per la storia del whisky scozzese, grazie al quale vengono concesse licenze per la distillazione legale. Alexander Reid coglie dunque questa opportunità e avvia i lavori per una delle prime distillerie munite di licenza. La produzione di Macallan comincia nel 1824. La proprietà passa poi a James Stuart, che amplia produzione e distribuzione, mentre è il futuro proprietario, Sir Roderick Kemp, a introdurre una novità che diventerà un elemento fondamentale nello stile di Macallan: l’utilizzo di botti che in precedenza hanno contenuto Sherry.
Nella prima metà del Novecento il mondo attraversa le tenebre delle due guerre mondiali. In casa Macallan la figlia di Sir Kemp, Janet Harbison, rimane vedova in giovane età e prende così la guida. Anche lei, come il padre, si dimostra una grande innovatrice, pensando a lunghi invecchiamenti del whisky: decide insomma di investire nel tempo. È l’inizio di una filosofia che sarà davvero una delle caratteristiche fondanti della distilleria. Nel Dopoguerra Macallan consolida il suo status di marchio di whisky più prestigioso al mondo. Gli imbottigliamenti usciti a partire dagli anni ’70 e ’80 sono oggi delle leggende liquide, whisky ambiti dai collezionisti di tutto il mondo. Nel 1996 Macallan entra a far parte del gruppo Highland Distillers, che viene poi acquistato da Edrington Group, colosso degli spirits e oggi proprietario della distilleria.
Il presente: celebrare l’heritage di Macallan
In un momento di grandi cambiamenti per il whisky, che sta vivendo una vera e propria golden age, Macallan lavora ogni giorno per ribadire la sua leadership, da sempre fondata su una doppia aspirazione: da una parte la conservazione dei metodi di produzione tradizionali, dall’altra la ricerca di soluzioni innovative, sempre al servizio della qualità.
E la nuova distilleria di Macallan, inaugurata nel 2018, è l’approdo naturale di questo approccio. Progettata dal noto studio Rogers Stirk Harbour + Partners, è un vero capolavoro di design contemporaneo, un progetto suggestivo finalista al prestigioso Stirling Prize nel 2019. La costruzione ha previsto l’utilizzo di materiali come la pietra locale e il legno, per rendere omaggio alle materie prime usate per la produzione di whisky. Le linee pulite e le ampie vetrate creano un’atmosfera idilliaca. Ad avvolgere l’edificio è lo spettacolare tetto verde, composto da oltre 1800 travi, che si fonde armoniosamente nel contesto naturale. Non manca anche l’impegno verso la sostenibilità: la distilleria utilizza fonti di energia rinnovabile, riduce al minimo l’impatto ambientale e si impegna attivamente a preservare la biodiversità del territorio.
La grandezza di Macallan poggia inoltre su una filosofia produttiva molto rigorosa: piccoli alambicchi che donano grande struttura al distillato bianco; la ricerca dei migliori legni di rovere e l’utilizzo massiccio di botti ex Sherry, un fatto ormai molto raro in Scozia. Per questa ragione nel 2023 Macallan ha acquisito il 50% del Gruppo spagnolo Estevez, proprietario di Valdespino, una delle più antiche aziende vinicole di Sherry. L’obiettivo è chiaro: avere accesso alle migliori botti ex-Sherry. E infine il valore della genuinità: il colore dei whisky Macallan dipende soltanto dal processo di invecchiamento, rigorosamente senza aggiunte di coloranti.